Un luogo pubblico, che fosse di sua proprietà in quanto giovane cittadina, che non fosse gestito come un’azienda e che non basasse i suoi principi su una dottrina religiosa per quanto ogni religione venisse accolta. Un luogo pubblico, di tutti e per tutti, scenario di conquiste e di errori, di piccole miserie e di grandi orizzonti, teatro di diversi saperi e di diverse ignoranze. C’è da imparare anche dalle ignoranze, non solo dai saperi selezionati. La scuola è per tutti, deve essere per tutti, è bello che sia così, è una grande conquista avere una scuola pubblica, specialmente quella dell’obbligo. "
Questo virgolettato potrebbe essere il pensiero di uno qualsiasi di noi genitori, in realtà sono parole scritte da Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, parlando della sua esperienza di genitore di un alunno della scuola pubblica nell'editoriale di un noto quotidiano lo scorso 1 Marzo.
In molte di queste parole potremmo ritrovarci anche noi ed è per le stesse motivazioni che ci stiamo muovendo, la partecipazione di noi genitori alla vita della scuola deve essere attiva e propositiva, per accompagnare per mano i nostri figli nel futuro.
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